
Forse non avevi mai sentito parlare del caffè delle Filippine, eppure la sua storia inizia nel 1740, quando il caffè venne piantato per la prima volta da un monaco spagnolo a Lipa, una città a sud di Manila,trasformando così la città nella capitale del caffè nel paese.
La sua coltivazione fiorì sotto il dominio coloniale spagnolo , periodo in cui le Filippine vennero considerate territorio della Nuova Spagna e amministrate direttamente da Madrid. Importante per la nascita di nuove città e infrastrutture, questo periodo fu particolarmente rigoglioso per le nuove colture come appunto quella del caffè.
Nel 1828, per promuoverne la coltivazione, gli spagnoli offrirono un premio a chiunque avesse piantato e maturato sessantamila mq di caffè, equivalenti a 6.000 piante.
Un contadino trasformò la sua proprietà a Jala Jala, a sud est di Manila, in una fertile piantagione e vinse i fatidici mille pesos, spronando così molti altri contadini a fare lo stesso. Fu così che le Filippine diventarono il quarto produttore di caffè a livello mondiale.
Il mercato si ampliò e il caffè filippino, meno caro rispetto a quello brasiliano, venne commercializzato soprattutto negli Stati Uniti d’America.
È verso la fine del secolo che la produzione nelle Filippine subì una battuta d’arresto a causa della presenza di insetti infestanti e della cosiddetta ruggine del caffè, malattia che distrusse quasi tutti gli alberi di Lipa, costringendo così gli agricoltori a dedicarsi ad altre colture.
Dopo una ripresa delle coltivazioni, a oggi, le Filippine rimangono tra i pochi paesi a coltivare quattro diverse varietà di caffè: Arabica, Robusta, Excelsa, Liberiku.
Slow Food nelle Filippine
Come in altre parti del mondo, Slow Food sta promuovendo un sistema di garanzia partecipata (Participatory Guarantee System – PGS), un modello di certificazione che promuove la collaborazione tra torrefattori, contadini, esperti, baristi e cittadini della stessa area geografica PER
La Slow Food Coffee Coalition fornisce un training gratuito sulla PGS a tutte quelle comunità di contadini che non hanno la possibilità di pagare una certificazione esterna.
Slow Food è presente nel Paese con molti progetti. A novembre 2021, la comunità Slow Food Minoyan Murcia Coffee Network, situata sull’isola di Negros, ha aderito all’iniziativa di Slow Food e mosso i primi passi in questo percorso, firmando il documento delle linee guida per un Caffè Buono, Pulito e Giusto.
“Crediamo che la PGS sia il sistema di certificazione più adatto per i produttori locali qui nelle Filippine, per riuscire a coinvolgere tutti i partecipanti della filiera, dai produttori ai torrefattori, dai baristi ai consumatori”.
Ramon UY JR, from Slow Food Negros
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